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Programmazione.it :: Come far soldi con un progetto open source


Scritto da Fabrizio Pani il 20-09-2006 ore 16:50

Nel sito della distribuzione Damn Small Linux c'è una guida che spiega come generare profitto da un progetto open source.

Per chi non ha tempo e voglia di leggersela, mi sono preso la briga di farne un sunto. Dirò per prima cosa - è il caso di ribadirlo - che software libero o free, detto all'americana, non significa gratuito. Con software libero s'intende, in poche parole, che si è liberi di distribuirne i sorgenti e di modificarli a proprio piacimento. Non vi è alcuna correlazione tra i concetti libero e gratuito, che sono e restano assolutamente indipendenti.

Dunque un software è veramente libero quando si è vincolati a rilasciarne i sorgenti, e chi vuole trarne comunque profitto deve tenerne conto. Come spesso accade però, a causa delle difficoltà che il modello open source implica, molti cadono in tentazione di chiudere il software, correndo il rischio di perdere precipitosamente utenti.

I consigli della guida sono estremamente pratici, a volte banali. La prima cosa da fare, traduco quasi testualmente, è quella di acquistare un dominio in modo da avere un proprio spazio su Web; niente hosting gratuito, non sia mai, meglio se su un sistema *nix (chissà come mai). Fondamentale è pubblicare dei contenuti, avere un forum, un wiki, una piattaforma di blogging e un negozio virtuale. Blog e forum sono indispensabili perché spingono l'utente a ritornare e ad usare il sito, posto naturalmente che questo sia aggiornato continuamente. Quello che non deve mancare è poi la pubblicità da parte di terzi.
Per quanto riguarda i modi di presentare il contenuto, l'autore sconsiglia l'uso di fuochi d'artificio con Java, JavaScript e Flash.

La parte più interessante della guida è quella che spiega le modalità utili per poter beneficiare di una qualche entrata, detto terra terra, in soldoni. Pubblicità, donazioni, vendita di software e prodotti correlati, personalizzazioni del proprio software, servizi di consulenza, sono alcune delle ipotesi, più o meno plausibili.

Per quanto concerne l'advertising si consiglia in special modo AdSense (guarda caso NdR) di Google, che mostra annunci attinenti i contenuti del proprio sito, non sempre a dire il vero. Come si può immaginare la pubblicità è la principale fonte di guadagno, mentre le donazioni, triste a dirsi, sono fatte nel migliore dei casi solo dall'uno percento dei visitatori.

Naturalmente questi suggerimenti non garantiscono di poter vivere solo grazie al proprio progetto libero.

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