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Riuscire a visualizzare decentemente i caratteri su Linux continua a essere una fottuta impresa. Forse sono il solo a sentire così pesantemente la questione, ma per quanto mi riguarda questo potrebbe essere uno dei pochissimi motivi per tornare a Windows sul desktop. Il problema della resa dei caratteri è poi comune a tutte le distro, e questo aggiunge tristezza a tristezza. I motivi sono diversi e stratificati: uno riguarda Xorg, un'altro riguarda una tecnologia proprietaria licenziata da Microsoft e un terzo riguarda la qualità dei font disponibili e liberamente utilizzabili, mi fermo ma si potrebbe continuare.
Proviamo ad affrontarli, uno alla volta. Vista la quantità di materiale, preferito dividere il post in tre parti.

Tuning di Xorg per il nostro Display LCD

Ogni monitor ha dimensioni diverse che Xorg non conosce con precisione ma stima approssimativamente. Provate a verificare questa affermazione con questo comando $ xdpyinfo | grep resolution
resolution: 94x96 dots per inch
Ciò significa che il pixel non è quadrato, questo non è bene.
Ora, sempre con xdpyinfo vediamo quali sono le dimesioni rilevate del monitor $ xdpyinfo | grep dimensions
dimensions: 1280x1024 pixels (328x271 millimeters)
Possiamo indicare a Xorg le dimensioni corrette, per il DPI che vogliamo, con il parametro DisplaySize nella sezione relativa al monitor. Il file da modificare è /etc/X11/xorg.conf ecco com'è il mio, così vi fate un'idea...

Per calcolare il valore di DisplaySize la formula da usare è questa (25.4 è l'equivalente in millimetri del pollice)
DisplaySize = Pixel * 25.4 / DPI
Ripetuta sia per l'altezza sia per la larghezza. In pratica per una risoluzione di 1280x1024 con DPI a 96 il calcolo da fare sarà così:
1280 * 25.4 / 96 = 338 per la larghezza
1024 * 25.4 / 96 = 270 per l'altezza
DisplaySize 338 270
Nota: nel caso Xorg, dopo averlo riavviato, ignorasse completamente le modifiche, aggiungere al file di configurazione la riga seguente, nella sezione Device
Option "NoDDC"
A questo punto se ripetiamo il comando xdpyinfo dovremmo avere risultati più confortanti. I pixel ora sono quadrati.$ xdpyinfo | grep resolution
resolution: 96x96 dots per inch

Per ora è tutto, alla prossima.

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Siete curiosi di sapere com'è fatto e che cosa si combina nel quartier generale di Google a Mountain View? Eccovi un tour giocoso, della durata di tre minuti abbondanti, in uno dei santuari del futuro tecnologico.

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NovaTux è il nome del primo videogioco creato a Cuba da un gruppo di studenti dell' UCI, la stessa Università che ha dato alla luce Nova, la prima distribuzione Linux cubana. Il gioco è stato creato utilizzando solo software libero, in particolare Blender e Gimp.

NovaTux è pensato per bambini e ragazzi dai 9 ai 14 anni, che muovendosi all'interno di mondi virtuali, verranno guidati alla scoperta del software libero e di (Nova)Linux. Al momento non è ancora possibile effettuare il download del gioco, per sapere quando sarà disponibile vi rimando al sito ufficiale.


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Non sempre è necessario tenere traccia di tutto quello che succede durante l'esecuzione di un nostro script. Per annichilire tutti i messaggi di output e di errore la sintassi da utilizzare è questa:
./esempio.sh > /dev/null 2>&1 In pratica diciamo alla shell che vogliamo che lo standard output finisca in /dev/null e che lo standard error (file descriptor 2) finisca proprio là dove finisce lo standard output.